TERAMO – "Decisioni affrettate e con criteri poco chiari e discutibili". Così il presidente dell’Associazione Orchestrale da Camera ‘Benedetto Marcello’, Gianfranco Lupidii, che interviene sulla ripartizione dei fondi alle associazioni culturali abruzzesi da parte della Regione Abruzzo, criticando i tempi e le incongruenze sull’entità delle somme assegnate: alla sua associazione sono arrivati 4.000 euro per le manifestazioni relative all’intero anno 2015, pari ad un apporto regionale di circa 200 euro a manifestazione. "L’importo – spiega – è il 16% del contributo del Fondo Unico dello Spettacolo (Fondo Unico per lo Spettacolo) per l’anno appena concluso. La prima considerazione da fare è sui tempi: come è possibile effettuare una programmazione seria ed articolata se l’assegnazione dei fondi regionali e la loro entità viene effettuata pochi giorni prima che l’anno di competenza finisca e quando tutte le manifestazioni si sono già tenute? La seconda considerazione è sulla finalità della L.R. 46 del 2014 che, in teoria, dovrebbe assicurare alle associazioni riconosciute dallo Stato, e quindi di rilevanza nazionale e beneficiarie di contributo Fus, una importante integrazione allo stesso da parte dell’Ente Regione". "Il rammarico deriva dalla constatazione che al contrario – sottolinea Lupidii – la ripartizione regionale ha in sostanza sfavorito gran parte dei soggetti Fus (soprattutto le realtà con minore contribuzione statale) che sono stati molto penalizzati dalla ripartizione a favore di quelle associazioni tra cui anche alcune storiche e prestigiose che nel Fus non hanno mai avuto accesso o che purtroppo non sono state confermate per il 2015 per qualche motivo. Ma quello che è più plateale è l’entità delle contribuzioni destinate ai soggetti extra Fus: doppie, triple o a volte dieci volte più alte di quello destinato all’associazione che rappresento". "Quello che ci si chiede immediatamente – prosegue Lupidii – è questo: è possibile che il Presidente, la Giunta, l’intero Consiglio Regionale, i dirigenti del settore non abbiano notato questa incongruenza? O il tutto è stato fatto per assegnare quote più importanti a soggetti extra Fus? Sarebbe auspicabile una risposta dall’Istituzione Regione, anche a tutti coloro che leggeranno queste considerazioni e soprattutto al nostro pubblico che fortunatamente ci segue e apprezza sempre più numeroso". "La mia amara conclusione è che in Abruzzo e a Teramo e provincia, dove ad oggi l’Associazione ‘Benedetto Marcello’ è l’unica realtà musicale ad avere un contributo Fus, seppur modesto, ma che è stato persino raddoppiato per il 2015 rispetto all’anno precedente, non sia per i nostri amministratori regionali una indicazione di qualità e un valore aggiunto, ma addirittura un handicap".
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